Collaudo Estintore Don Bosco ⭐ Estintore Roma – Noleggio, Vendita, Ricarica e Manutenzione di ogni tipo di estintore, materiale antincendio.
Collaudo Estintore Don Bosco
Il termine collaudo indica la buona funzionalità di un prodotto, elettrodomestico o altri elementi similari, che consentono la vendita sul mercato e vogliamo parlare di un Collaudo Estintore Don Bosco.
Il Collaudo Estintore ha delle caratteristiche diverse perché esso non viene usato solo quando si parla di nuovi modelli, tipologie e magari di prodotti che devono essere prodotti in serie, ma dove prima si devono conoscere le caratteristiche e i problemi.
Iniziamo proprio dal motivo che viene richiesto da parte della legge per i prodotti di vendita. L’estintore è un dispositivo importantissimo che va ad essere indispensabile per domare gli incendi e le prime fiamme che vanno fuori controllo. Tutti gli immobili che hanno comunque dei componenti infiammabili devono assolutamente avere un estintore, perfino di piccole dimensioni, ma questa rimane una scelta privata di chi si deve occupare della buona tenuta del prodotto.
Ad ogni modo, la legge per la tutela dei consumatori impone a qualsiasi ditta o industria di produzione, di immettere sul mercato esclusivamente dei prodotti che siano effettivamente funzionanti. Parlando di strutture e dispositivi che sono di protezione e che contengono dei componenti chimici o similari, si deve conoscere ogni singola caratteristica.
In primo luogo il collaudo deve avvenire in modo che si abbia la situazione che esso funzioni. Per gli estintori si parla di diversi testdi funzionamento in varie situazioni di pericolo che sono poi studiate in base agli incendi tipici che si sviluppano in modo incontrollato oppure che sono stati scoperti direttamente nelle analisi degli incendi dell’anno scorso.
Si tratta di un lavoro piuttosto meticoloso che garantisce che i nuovi modelli di estintori siano poi costruiti rispettando delle ottime situazioni di pericolo e quindi rimanendo funzionanti.
Altra caratteristica principale dei collaudi sono quelli di avere un chiarimento su tutti gli effetti collaterali o i problemi durante l’utilizzo. Per esempio, tanto per chiarire la situazione, vediamo che alcuni modelli di estintore avendo dei materiali interni in metallo, diventavano roventi a contatto con calore o con fiamme. Altri invece sono esplosi. Diverse tipologie di estintori, dove si è cercato di risparmiare sulle manopole e magari su alcune spolette di sicurezza, si sono fuse durante incendi di media intensità, quindi non assolutamente pericolosi o comunque devastanti.
Solo che se un estintore ha delle parti che si sciolgono, che si fondono oppure che si deformano durante un incendio vuol dire che essi sono strutture assolutamente inutilizzabili.
Ecco che allora il Collaudo Estintore Don Bosco ha tutto un altro aspetto che diventa molto importante. Solo dopo che ci sono stati validi risultati in fase di test e collaudo il prodotto potrà essere poi immesso direttamente sul mercato con evidenza di tutti i pro e i contro.
Se non ci fossero queste tipologie di verifiche, collaudi e studi, sarebbe impossibile avere oggi degli estintori che sono i migliori sul mercato con altissima sicurezza in fase di utilizzo.
C’è pero’ una cosa che si diversifica da tutti gli altri prodotti sul mercato, vale a dire quello che il collaudo avviene anche dopo mesi o anni di appartenenza ad un singolo individuo. Quindi è una manutenzione di controllo obbligatoria che ricade direttamente su questi dispositivi antincendio.
Nel momento in cui si comprano degli estintori è normale che il rivenditore debba comunque aiutare o consigliare il proprio cliente, magari proponendo un servizio diretto tramite dei manutentori e tecnici specializzati.
Nella maggior parte dei casi, chiunque venda degli estintori, alla fine offre diversi servizi di manutenzione, collaudo, riparazione, ricarica e sostituzione, oltre ad allertare i propri clienti in caso di cambi di normative varie.
Estintore a polvere, cosa vuol dire collaudo e ogni quando va fatto?
Le qualità degli estintori variano in base al prodotto interno che è presente e che viene poi utilizzato in caso di necessità. Ogni uno di loro propone poi una diversità di tempo che riguarda un secondo Collaudo Estintore Don Bosco a distanza di tempo.
In caso esso non viene mai usato è normale che si deve avere un Collaudo Estintore Don Bosco dopo un determinato lasso di tempo, ma quando invece si usa, nella fase della ricarica, si ha a proprio questo tipo di intervento che va a interessare una verifica della funzionalità del dispositivo antincendio.
Tra i modelli che sono maggiormente venduti ritroviamo quello in polvere. Questo componente si trova in modelli economici, che sono comprati direttamente dai privati, e poi ci sono modelli che sono di una “media” funzionalità che sono in grado di spegnere totalmente i principi d’incendio e le fiamme che inizia a divampare.
Per il Collaudo Estintore Don Bosco in polvere si deve fare questo intervento ogni 12 anni. Dunque un buon lasso di tempo che pero’ va a soddisfare pienamente le caratteristiche principali di ottimo funzionamento e verifica di tutti i componenti e materiali interni.
La polvere tende a depositarsi verso il basso, dunque la pressione e l’impianto idraulico interno, che consente poi il getto del prodotto all’esterno, deve essere controllato in modo da garantire la fuoriuscita con una potenza importante e con un direzionamento sicuro per il cliente.
Un problema che viene notato spesso durante alcune manutenzioni, ma più comunemente in interventi che sono di collaudo, riguardano la solidità che ha acquisito la polvere dell’estintore negli anni. Praticamente la polvere si “condensa” in pezzi o ciottoli che diventano duri come dei sassi.
Tale reazione capita perché l’estintore è stato esposto spesso ai raggi solari in modo diretto per anni e anni. Lo si è lasciato all’esterno, esposto quindi al gelo e al Sole, senza avere una buona protezione. Inoltre è possibile che la causa di questo tipo di raggruppamento delle polveri avvenga direttamente per la dispersione di alcuni elementi interni che contribuiscono alla pressione di getto oppure per un’introduzione di aria dall’esterno verso l’interno.
Situazioni che compromettono la funzione primaria dell’estintore. Tra l’altro è possibile capire se ci sono problemi di pressione direttamente con il controllo del manometro che è posizionato sopra ogni estintore.
Tipologia a base di CO2, ha bisogno di un collaudo dopo…
Il modello a CO2 è efficacissimo contro tutte le tipologie di fiamme. Si riescono a domare quelle da cortocircuito, che sono dati da eventuali elementi organici, come il legno, ma anche chimici come il gas. Tramite la sua composizione si ha a che fare con un elemento antincendio di grandi qualità, ma è necessari oche esso sia contenuto all’interno di contenitori, parlando nello specifico di estintori, che possano contenere le sue reazioni chimiche.
Oltre alla manutenzione di controllo, per valutare il peso che potrebbe cambiare nel corso degli anni, per diverse reazioni chimiche interne o anche per dispersioni da parte delle guarnizioni delle manopole, si deve fare un Collaudo Estintore Don Bosco almeno una volta ogni 10 anni.
Il collaudo in questo caso è necessario perché il CO2 potrebbe aver subito delle alterazioni della pressione. La presenza del manometro sovrastante tende a informare l’utente, qualsiasi esso sia, quando c’è una depressurizzazione, che potrebbe compromettere la funzioni. Quando l’estintore non ha più alcuna pressione interna semplicemente il prodotto non viene “sparato” all’esterno, ma si limita ad un getto che è come uno zampillo di una fontana oppure fuoriesce una parte del gas che interno senza pero’ avere il getto di uscita.
Tuttavia, quando la pressione è presente, ma il prodotto ha subito delle anomalie o comunque semplicemente non funziona per componenti interni di blocco, allora diventa impossibile che il manometro vada a visionare o a palesare questo problema.
Esso si riesce a identificare solo quando si effettua un collaudo. Questo vuol dire dunque che è necessario fare molta attenzione a non dimenticarsi di questo intervento. Per fortuna è stato evidenziato che si tratta di problemi che nascono solo ogni 10 anni. Almeno in questa tipologia di estintore.
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Schiuma e novità del prodotto, con collaudo identificativo
I prodotti a schiuma possono essere con reazione chimica a contatto con l’aria, con il calore oppure ecologica. Le novità in questo settore, per proporre delle situazioni diversificate, sono moltissime e tutte rivolte direttamente per avere un chiarimento sulle diverse situazioni che si hanno di fronte.
Per esempio, quando si parla di fiamme che sono a base naturale, potrebbe essere utilissimo avere una schiuma che sia a composizione chimica. In caso si parla di incendi in arredi di legno oppure dove ci sono pavimenti in parquet o altre strutture e arredi fissi che sono comunque molto importanti a livello estetico per la qualità dei materiali, allora potete usare la schiuma ecologica.
Naturalmente la scelta deve venire fatta in base all’ambiente in cui si devono posizionare gli estintori, dunque potete chiedere dell’assistenza di vendita ad un rivenditore in modo che questo professionista possa magari consigliare il proprio cliente.
Si tratta di una situazione che effettivamente ha tantissimi vantaggi. Una volta fatta la scelta migliore per i propri ambienti, ora considerate quali sono gli interventi di controllo da fare.
Il Collaudo Estintore Don Bosco nei modelli a schiuma deve avvenire 6 anni. Questo è uno dei tempi più bassi per quanto riguarda i collaudi, come mai si deve avere questo tempo veloce per fare il giusto intervento o controllo di verifica di funzionamento?
Proprio perché parliamo di schiuma. La schiuma non ha una sua stabilità alla forma perché essa non è né solida, né liquida. Spesso si parla di componenti liquidi che a contatto con aria, con la pressione o con il calore, si trasformano in modo da diventare schiuma.
Questo vuol dire che dunque si hanno dei componenti a “reazione”. Dunque il collaudo diventa indispensabile per determinati motivi. La manutenzione di controllo che avviene ogni 6 mesi e dove ritroviamo poi una revisione ogni “tot” di anni, consente di avere un chiarimento sul peso dell’estintore. Esso è un indizio utilissimo per capire che c’è qualcosa che non va all’interno del dispositivo.
Attenzione alla qualità del materiale dell’estintore, anch’esso nasconde delle insidie
Non ci vogliamo concentrare solo sul prodotto interno, anche se esso è uno dei motivi per cui il collaudo diventa fondamentale. Ci sono dei controlli che interessano questo intervento, perfino per i materiali di costituzione della struttura del dispositivo.
I modelli in ferro sono sensibili alle intemperie, ai problemi dati da ruggine, da umidità e perfino da dilatazione del calore. Proprio quest’ultima è la reazione tipica che va a provocare dei danni da dispersione.
Tutto quello che è metallo ha una sua sensibilità al caldo e al freddo. A contatto con il calore, il metallo si espande, dunque si ha a che fare con una situazione dove i metalli spingono su guarnizioni o su altri componenti di movimento. A contatto con il freddo, il metallo tende a ritirarsi.
Una volta che pero’ una guarnizione si è compressa per la dilatazione, prende una sua forma. Nel ritirarsi dunque si ha una parte che potrebbe provocare delle dispersioni di pressione.
Tale situazione provoca poi dei problemi alla pressione, ma c’è anche un altro fattore. Avere un estintore appeso ad una staffa oppure poggiandolo visino ad un muro, con una sospensione da mensola, quando i metalli si dilatano, vanno a spingersi da soli e a ricadere a terra.
A questo punto c’è poi una lesione sulla struttura. naturalmente non capita spesso, ma sono tante diverse situazioni che interessano proprio il controllo dei materiali. Per questo nei modelli di estintore in metallo si ha un tempo di collaudo di 6 anni.
Oltre al metallo esiste poi il serbatoio Inox. Il migliore e il più costoso che non avendo gravi problemi che si sviluppano negli anni, si potrà controllare ogni 12 anni.
Il risultato finale di un Collaudo Estintore Don Bosco
Nonostante le diversità dei dispositivi antincendio, che abbiamo visto sono tanti e con molte caratteristiche indipendenti, c’è da dire che tutte devono rispettare dei parametri comuni per essere dichiarate poi “utilizzabili”.
Il risultato finale deve essere:
- Verifica di stabilità del serbatoio con prova idraulica
- Nessuna perdita
- Mai trasudazioni del prodotto interno
- Deformazioni o dilatazioni della sua forma e delle guarnizioni
In caso ci sono anche dei piccolissimi elementi che sono stati modificati dalla forma originale, si rischia di avere una dichiarazione di estintore non idoneo. Esso non potrà venire usato e deve essere sostituito perché potrebbe non funzionare.
Domande Frequenti
Come si utilizza un estintore?
L’estintore si deve utilizzare nel caso in cui si voglia contenere un grande incendio oppure spegnerne uno di piccole dimensioni. È importante, però, non sottovalutare mai l’intervento dei vigili del fuoco.
Quanto costa un estintore?
Il costo varia a seconda del modello, per ricevere maggiori informazioni chiamaci o compila il form qui sotto per essere ricontattato.
Quanto dura un estintore?
Un estintore può durare dai 24 ai 72 mesi a seconda del modello.
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