Estintore Marconi ⭐ Estintore Roma – Noleggio, Vendita, Ricarica e Manutenzione di ogni tipo di estintore, materiale antincendio.

Estintore Marconi

Le fiamme sono pericolose perché sono in grado di bruciare di tutto, senza lasciare altro che cenere alle sue spalle, e negli ambienti chiusi è necessario avere sempre la presenza di un Estintore Marconi.

L’invenzione dell’Estintore Marconi non è nuova, anche se solo negli ultimi anni ci sono stati nuovi studi, componenti chimici e naturali da usare, oltre a delle analisi sulla qualità e l’efficacia di questi dispositivi che antincendio.

Da cosa parte il principio di avere una grande attenzione per lo spegnimento immediato di incendi o fiamme libere? Gli incendi nascono da piccole fiamme che sono in casa oppure prodotte da cucine, caldaie e perfino da candele che si dimenticano accese. Mai dimenticato una pentola sui fornelli che poi ha preso fuoco? Una padella con l’olio rovente dove mettete poi delle patatine congelate? L’effetto è quello di avere delle fiamme di grande potenza, alte, rosse e che sono pericolose perché il loro calore è in grado di incendiare tutto quello che vi è vicino.

Gli incidenti domestici capitano, non si ha colpa altrimenti non si chiamerebbero incidenti. Questi son solo alcuni esempi in cui già la presenza degli estintori in casa diventa necessaria. Solo che ci sono poi gli incendi sviluppati in modo non previsto, come i cortocircuiti. Questo tipo di problema, nel 2020, è stata una delle cause principali che ha portato a sviluppare incendi in appartamenti, case singole, condomini, uffici e locali commerciali.

Essi nascono da una semplice lampada che ha dei problemi di passaggio elettrico oppure perfino dai fulmini che creano una quantità notevole di elettricità atmosferica che penetra o aggredisce i pali della luce e gli impianti domestici. Da qui nascono lesioni nei circuiti e scaturiscono poi delle scintille che sono incontrollabili.

Le fiamme poi hanno una diversa potenza del calore, nonostante sembrano tutte uguali, non è così. Per esempio le fiamme da legna sono quelle meno aggressive perché hanno bisogno di tempo per riuscire a riscaldare le parti vicine e quindi incendiarle, non diciamo che non sono pericolose, ma nella classificazione di intensità di calore, esse sono meno aggressive.

Per il fuoco sviluppato da gas, GPL o metano, qua già si ha una forza diversa che potrebbe poi diffondersi in pochissimo tempo. I cortocircuiti sono quelli che hanno una intensità pericolosa.

Dunque ogni tipo di alimentazione ha qualcosa di diverso ed è per questo che ci sono diverse tipologie di estintori che sono in grado di avere una forza di spegnimento immediato con soffocazione oppure con una riduzione del calore termico che porta la fiamma a perdere la sua aggressività e quindi a spegnersi.

Le nuove normative che riguardano gli impianti antincendio sono strutturare anche in base alla tipologia di locale, grandezza e intensità di utenti che vi abitano all’interno o nelle vicinanze. Purtroppo l’incendio è un “male” collettivo che se diffuso e non spento, potrebbe creare una vera strage.

Principio di un impianto antincendio

Un impianto antincendio non vuol dire avere un piano di fuga, seconde uscite, idranti in casa o fuori oppure decine di estintori, magari dove ci sono poi dei materiali isolanti con cui vestirsi e fuggire. La situazione è molto più semplice e ci sono dei “gradi” da seguire per strutturare e progettare il proprio impianto antincendio.

Esso inizia comunque con la presenza o l’acquisto di un Estintore Marconi. Per esempio nelle case o nei locali commerciali che non hanno degli ambienti con fiamme libere, come delle cucine, è possibile avere un solo Estintore Marconi per una metratura massima di 100 mq. Quando invece già si parla di 200 mq allora gli estintori devono essere 2, ma posti in diversi punti strategici, tra l’altro essi devono essere di facile presa, cioè non devono avere degli ostali.

Posizionarli in mobili in legno che hanno un’anta in ferro oppure dietro qualche mobile o muro di un ripostiglio rende difficile la loro presa. Le maniglie e il legno potrebbe diventare bollente e appena si poggia una mano per aprirle, ecco che ci si scotta e questo rallenta notevolmente le possibilità di domare l’incendio in tempi rapidi.

Di certo l’Estintore Marconi non è proprio un arredo estetico, ma comunque è poi possibile nasconderlo all’interno di cabine di vetro, in stile americano, oppure semplicemente posizionarle in punti che sono liberi e non chiusi o nascosti.

Si evidenzia che dunque un impianto antincendio ha una classificazione di riuscita in base alla metratura o alla composizione delle camere interne.

Ovviamente questo discorso cambia quando si parla di case che sono di grandi dimensioni, che hanno una impossibilità di vie di fuga oppure difficoltà di raggiungimento da parte dei vigili del fuoco. Ad esempio le case che sono in collina, inerpicate in zone naturali, dove la strada è a senso unico, piccola e stretta, si dovrebbe avere un certo interesse nel contattare dei professionisti e valutare come poter avere un ottimo impianto antincendio.

Esso può essere sia interno che esterno, ma è comunque una situazione dove il cliente si deve interessare della sua massima sicurezza.

Regole condominiali per gli impianti antincendio

I condomini, almeno a quanto è stato deciso nelle ultime modifiche, datate 2020, per la sicurezza dagli incendi, si è deciso che è necessario che i condomini che hanno già 6 unità immobiliari, cioè 6 appartamenti che lo compongono, nonostante essi siano piccoli e non ci sia un amministratore, devono avere un piano antincendio.

Naturalmente la presenza di un Estintore Marconi negli appartamenti o alle loro entrate, a piano magari, dovrebbe essere una preoccupazione che tutti dovrebbero avere. stando anche alle notizie che negli ultimi tempi hanno invaso i telegiornali, ci sono stati condomini di nuova costruzione che hanno preso fuoco interamente e velocemente, come carta sulla brace.

Infatti sono innumerevoli le inchieste iniziate e che stanno continuando in questi mesi per tutti gli immobili che hanno avuto dei problemi di incendi devastanti oppure di principi di incendio. Tutti sono stati trovati con una totale assenza di un piano di evacuazione con colpa perfino agli affittuari o ai proprietari che non hanno eseguito poi il dovuto adeguamento.

Dunque quando già si parla di un condominio con una minima quantità di unità abitative, hanno bisogno di avere un impianto antincendio. Tuttavia consigliamo ai condomini di sole due unità di avere un Estintore Marconi almeno a piano.

La metratura poi è importantissima perché più sono grandi gli appartamenti e maggiore sarà il rischio di problemi di fuga in caso di incendio. Gli impianti antincendio sono progettati in modo personale, nel senso che le nuove costruzioni hanno già un impianto con collegamenti idraulici che sono in grado di proporre una massima sicurezza.

Mentre negli stabili che magari sono vecchi, ma nel corso degli anni hanno subito delle ristrutturazioni, allora è necessario che ci sia un adeguamento che avvenga a norma di legge per rispettare la richiesta attuale.

In base alla grandezza del condominio e allo spazio esistente sarà eseguito un intreccio di condutture idrauliche da esterno che abbiano una pompa sempre collegata, degli idranti esterni, estintori e segnalatori di fumo con irrigazione a soffitto che sia di getto.

Per fare un lavoro di progettazione è necessario rivolgersi ad una ditta specializzata poiché esse sono le uniche ad avere la licenza per occuparsi di questi impianti. In effetti la legge oggi richiede determinate caratteristiche professionali che siano in grado di poter avere dei validi responsabili in caso ci sono delle nuove progettazioni.

C’è da dire che in tanti condomini si stanno adeguando alla spesa anche perché c’è un’agevolazione in corso dove le spese vengono dimezzate. Se invece si parla di ristrutturazioni per adeguamento è possibile avere un recupero totale della spesa sostenuta che viene restituita in 5 anni, ma rimane comunque un vantaggio da non lasciarsi sfuggire.

Questi incentivi hanno però una scadenza, nel senso che lo Stato ha messo a disposizione un determinato budget che avrà scadenza massima entro il 31 dicembre 2021, poi non si sa quale sia la prossima necessità della legge di bilancio.

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Controlli degli estintori, ogni quanto farlo?

Gli estintori non sono dispositivi come gli altri perché, nonostante non vengano utilizzati, essi possono avere delle dispersioni del prodotto interno, una sottigliezza o reazione chimica interna che li rende impossibile da usare. In gergo tecnico si dice che essi sono: scarichi.

Com’è possibile avere degli estintori che sono scarichi se non sono stati mai usati? Bella domanda, ma ricordate che all’interno degli estintori possono essere presenti schiume, polveri oppure altri componenti chimici che hanno una loro durata. Nel corso dei mesi o degli anni, quando essi non riescono a creare la reazione chimica data dal gettito di pressione di utilizzo, semplicemente diventano inermi e questo porta ad avere un prodotto che è pieno, ma non funziona.

Ci sono poi i meccanismi che consentono il “gettito” di pressione che, a sua volta, si potrebbe bloccare a causa di una continua esposizione alle intemperie, di ruggini che si sviluppano per ambienti molto umidi oppure che si ossidano fino a bloccare la linguetta di sicurezza, che poi è quella che blocca la manopola.

Per evitare tutti questi problemi nel momento della necessità, sono necessari dei controlli periodici, almeno ogni 6 mesi, dove ci sia la certezza che un tecnico controlli:

  • Peso
  • Meccanismi
  • Consistenza
  • Funzionalità della manopola
  • Reazione chimica interna
  • Pressione che c’è nella “bombola”

Il controllo dura pochi minuti e di media la spesa che si ha ogni 6 mesi è di circa 12/18 euro, compreso iva, a Estintore Marconi. Dunque un costo che rimane accessibile.

Locali commerciali e normative sugli estintori

I locali commerciali sono stati i primi a venire controllati dal 2016 fino ad oggi scoprendo che circa il 70% non aveva degli estintori al loro interno e non si preoccupavano di quello che veniva detto dalla normativa per gli impianti antincendio.

In questi anni si è ridotta tantissimo la percentuale di locali commerciali che ancora non ne hanno di estintori, questo pero non toglie che nuove attività, attività di famiglia, piccoli locali e via dicendo, non pensano ad avere questo tipo di dispositivo interno.

Ciò nasce anche da una certa disinformazione. I giovani che aprono delle attività commerciali si ritrovano spesso a dover gestire ogni singolo aspetto finanziario e gestionale da soli, dunque è normale che molte cose non si sappiano, ma di solito ci sono dei fornitori o degli agenti di zona che provano quali sono le situazioni di adattamento del locale.

Tuttavia vogliamo ricordare che proprio le normative per gli impianti antincendio sono quelli che possono avere delle sanzioni molto alte e dei verbali per carenza di adeguamento. Dunque iniziate a informarvi, presso una ditta specializzata, cosa fare e quali sono gli impianto antincendio da avere.

Estintore Marconi: tipologia migliore

Gli estintori sono classificati in categorie A, B e C. che portano ad avere una buona efficacia di spegnimento oltre ad avere diversi gradi di pressione. Ovviamente quelli in classe A sono i migliori e i più costosi che hanno un’elevata resistenza al calore, quindi non si arriva ad avere degli estintori che diventano caldi durante un incendio, e sono composti da polveri a base salina che soffoca la fiamma in modo da avere lo spegnimento.

Mentre quelli che sono di classe B e C sono composti da solfato e fosfato di ammonio contro gli incendi. Essi sono consigliati direttamente per gli ambienti domestici che non hanno elementi pericolosi che prendono fuoco e non hanno elementi combustibili chimici.

Oltre a questo si deve pensare che sono disponibili delle soluzioni in schiuma oppure con componenti che sono assolutamente chimici e che creano delle reazioni sono ottimale per domare anche gli incendi fuori controllo.

Sottolineiamo che gli estintori sono buoni come dispositivi di controllo o spegnimento iniziale degli incendi, oltre che per quelle fiamme che sono poco intense. Tuttavia per un incendio esteso che sta provocando un’erosione veloce dei materiali che ci sono negli ambienti, allora diventa necessario avere una pompa di acqua a pressione che viene alimentata da idranti. Ecco che si vede che è importante possedere un impianto antincendio che sia abbia delle condutture idrauliche indipendenti.

Per avere una massima sicurezza degli ambienti fatevi aiutare nella scelta di estintori e progetti vari, da professionisti specializzati.

Domande Frequenti

Come si utilizza un estintore?

L’estintore si deve utilizzare nel caso in cui si voglia contenere un grande incendio oppure spegnerne uno di piccole dimensioni. È importante, però, non sottovalutare mai l’intervento dei vigili del fuoco.

Quanto costa un estintore?

Il costo varia a seconda del modello, per ricevere maggiori informazioni chiamaci o compila il form qui sotto per essere ricontattato.

Quanto dura un estintore?

Un estintore può durare dai 24 ai 72 mesi a seconda del modello.

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Un ottimo servizio

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Dei veri professionisti

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Mi sono trovata molto bene

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9

Estintore

9.7/10

Manutenzione Estintore

8.7/10

Ricarica Estintore

9.8/10

Noleggio Estintore

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